AUTOVELOX: IL SENSO DI MARCIA PUÓ INVALIDARE LA SANZIONE

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AUTOVELOX: IL SENSO DI MARCIA PUÓ INVALIDARE LA SANZIONE


Se nel decreto prefettizio che autorizza l'autovelox è specificato anche il senso di marcia, la sanzione accertata nei confronti di un automobilista che percorre il senso opposto di marcia è illegittima, dunque va annullata.

La Corte di cassazione, con l'ordinanza n. 23726 del 1° ottobre 2018, ha rigettato il ricorso del comune confermando la decisione del Tribunale, conforme a quella del giudice di pace, che aveva accolto l'opposizione alla sanzione da parte del proprietario del veicolo secondo cui «l'accertamento era stato effettuato a mezzo autovelox posizionato sul lato destro della strada, anziché su quello sinistro come, invece, autorizzato dall'ente proprietario della strada; ragion per cui solo i rilevamenti eseguiti sulla carteggiata autorizzata erano legittimi».

Secondo la Corte di Cassazione, infatti,  «qualora il decreto amministrativo autorizzi il posizionamento di un apparecchio autovelox lungo il lato di una sola carreggiata, diventa, conseguentemente, obbligatoria la segnalazione preventiva dell'apparecchio e la visibilità del segnale sullo stesso lato e, quindi, per il corrispondente senso di marcia».

Di conseguenza , «qualora il decreto prefettizio abbia previsto la legittima installazione lungo un solo senso di marcia ed, invece, l'accertamento sia stato effettuato mediante la rilevazione di un autovelox posizionato sul contrapposto senso di marcia, il relativo verbale di contestazione differito della violazione di cui all 'art. 142 c.d.s. debba ritenersi affetto da illegittimità derivata».

Si ribadisce, dunque, l'orientamento della sentenza n. 10206/2013, secondo cui «se è pur vero che è conferito al Prefetto la competenza ad individuare le strade o i tratti di strada in cui possono essere installati dispositivi di controllo della velocità, precisandosi che la legge non richiede che il provvedimento specifichi necessariamente il senso di marcia interessato dalla circolazione, al contrario si desume che se nel decreto prefettizio è contenuto specificamente il riferimento ad un determinato senso di marcia, il rilevamento elettronico della velocità e la correlata attività di accertamento degli agenti stradali, intanto potranno ritenersi legittimi se riferiti all'autovelox come posizionato in conformità al decreto autorizzativo e non, invece, con riguardo ad altro autovelox posizionato sulla stessa strada e in prossimità dello stesso punto chilometrico ma sulla carreggiata o corsia opposta che non abbiano costituito oggetto di previsione da parte dello stesso o di altro provvedimento autorizzativo».

- Cass. ord. n. 23726/2018.
- Cass. sent. n. 10206/2013.
- art. 142 c.d.s.
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