CORONAVIRUS: SI PUO’ RICHIEDERE IL RIMBORSO DELLA RETTA SCOLASTICA?

Tra le varie misure emanate nei vari decreti, in particolare con il D. L. 17 Marzo 2020 n. 18 (c.d. Decreto “Cura Italia”) e con i successivi Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (c.d. D.P.C.M.), si registra un vero e proprio “vuoto” normativo relativamente alla sospensione del pagamento della retta scolastica e dei vari servizi offerti.

Eppure, si tratta di una situazione oggettiva che va a colpire moltissime famiglie, costrette, purtroppo, a subire tutti i disagi di carattere economico che ne derivano!

Per quel che qui interessa, la sospensione dei servizi educativi per l'infanzia è prorogata, come da ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 Aprile 2020, fino al 3 Maggio 2020.

Per tale ragione, non dovrebbe sussistere alcun dubbio sul fatto che in simili situazioni è configurabile l'ipotesi dell'impossibilità sopravvenuta ai sensi del combinato disposto degli artt. 1463, 1464 e 1256 c.c., per cui se il servizio non viene erogato non può essere domandata la controprestazione.

Il problema, in modo particolare, si registra per gli Istituti privati, in quanto per le scuole pubbliche sono stati adottati provvedimenti di sospensione delle rette e delle mense da parte dei Comuni, venendo, inevitabilmente, in rilievo la disparità di trattamento tra le due realtà.

A tal proposito, il Ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina ha precisato che per le scuole private “non rientra nelle competenze del Ministero stabilire l’esenzione dal pagamento di tali rette la cui entità, come noto, è determinata dalla singola istituzione scolastica.”.

Alcuni istituti hanno optato per la formazione di corsi e lezioni a distanza, al fine di consentire ai propri studenti di non rimanere indietro con i programmi e, per loro conto, giustificare il pagamento della retta mensile.

Ma ciò, se da un lato sembra poter risolvere la questione, anche apprezzando la modalità di insegnamento telematico che soprattutto in questo periodo si sta diffondendo, dall’altra parte non può rappresentare per tutti la soluzione giusta.

E si pensa, maggiormente agli asili nido ove l’apprendimento da parte del bambino comporta, necessariamente, la frequenza alla scuola.

In questi casi, dunque, ferme restando le condizioni contrattuali che ciascuna struttura ha liberamente concordato con i genitori dei propri piccoli alunni, vi è la possibilità di richiedere all’istituto scolastico la rimodulazione o il rimborso della retta mensile, in ragione dell’impossibilità sopravvenuta verificatasi indipendentemente dalla volontà del bambino o della sua famiglia.

Dunque, sarà consentito richiedere il “rimborso” di quota parte della retta mensile già pagata, oltre alla sospensione dei pagamenti per le successive mensilità, ovviamente rientranti nel periodo di emergenza sanitaria in cui si è verificata l’impossibilità sopravvenuta.

In caso di servizi didattici a distanza, il genitore potrà richiedere una “rimodulazione” della retta mensile, giustificata dall’impossibilità di frequentare fisicamente le aule didattiche, oltre alla sospensione dei servizi satelliti come quello relativo alla mensa.

Se hai intenzione di richiedere il rimborso o la rimodulazione della retta mensile puoi contattare il nostro Studio oppure scaricare il modulo di riferimento sottostante.