Prestare attenzione ai documenti che vengono fatti firmare dalla banca per il rientro dal fido

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PRESTARE ATTENZIONE AI DOCUMENTI CHE VENGONO FATTI FIRMARE DALLA BANCA PER IL RIENTRO DAL FIDO

A causa delle innumerevoli richieste di rimborso di tutti gli interessi indebitamente versati per tutta la durata del rapporto, legittimamente avanzate dai clienti nei confronti dei propri Istituti bancari, è sempre più frequente il pericolo di essere posti nelle condizioni di dover "forzatamente" firmare documentazione bancaria, dalla quale potrebbero scaturire spiacevoli conseguenze.
Nello specifico, viene "proposto" al cliente la firma di documentazione per il rientro del fido non consentendo però, in molti casi, la possibilità di sottoporre la stessa al vaglio di un esperto.
Tale impedimento, è dettato dalla paura dell'Istituto di credito di far rilevare eventuali clausole illegittime, quali quelle relative ad applicazione di tassi usurari o, più gravemente, quelle inerenti la dichiarazione "spontanea" del cliente che il conto corrente in oggetto non abbia mai maturato interessi usurari, nonché quella riguardante l'espressa volontà di rinunciare a denunciare in seguito la banca per usura o reati simili.
Cosa grave, è la predisposizione di tale documento, risultante come un'attestazione di provenienza "spontanea" del cliente; tale pratica, qualora venisse attuata dalla banca, configurerebbe il reato di falso per aver sottoposto alla firma del cliente un documento facendo credere che sia stato dallo stesso predisposto.
Ulteriore ed eventuale clausola che potrebbe rinvenirsi in tale documento è quella relativa alla dichiarazione di non aver più necessità di utilizzare fidi.
Fatta tale breve precisazione si riporta, inoltre, il caso in cui il cliente, rifiutatosi di firmare un documento per non aver avuto la possibilità di farlo esaminare da un esperto, viene "sollecitato" per la firma del documento al fine di evitare il recapito della lettera di revoca del fido, oltre che il contestuale avvio della procedura per il recupero coattivo del credito, inducendolo a firmare per paura di un eventuale fallimento.
Con siffatta imposizione al cliente, la banca potrebbe commettere il reato di estorsione, oltre quello di tentata truffa per aver fatto sottoscrivere un contratto contenente clausole di cui si ha la consapevolezza della illegittimità delle stesse, produttive di un ingiusto guadagno per l'Istituto bancario trattandosi di interessi usurari non dovuti!
PRESTA MOLTA ATTENZIONE E IN CASO DI DUBBIO SOTTOPONI AD UN ESPERTO, QUANDO POSSIBILE, LA VISIONE DEI DOCUMENTI PROPOSTI PER LA FIRMA DA PARTE DELLA BANCA.
I nostri consulenti sono a completa disposizione per ogni tipo di assistenza e verifica di tutta l'attività posta in essere dalla banca.
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