RESPONSABILITA' DEI GENITORI PER LA CADUTA DEL MINORE

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RESPONSABILITA' DEI GENITORI PER LA CADUTA DEL MINORE


Chiarisce la Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 4178/2020 del 19/02/2020 che per il minore che cade accidentalmente dalla bicicletta andando a finire in un burrone ne risponde il genitore presente al momento del sinistro e non il Comune.
Pertanto, sono i genitori a dover dimostrare il nesso di causalità tra la caduta e le lesioni riportate.
Nel caso di specie il Comune proponeva ricorso al fine di ottenere la cassazione della sentenza con cui la Corte territoriale, confermando la pronuncia di primo grado, sulla base dell'art. 2051 c.c., aveva condannato l'Ente comunale al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dalla minore, riconoscendole un danno biologico nella misura del 12%, in conseguenza della caduta in un burrone di c.a. 5 metri di profondità', non visibile in quanto coperto da fogliame e rovi, posto quasi al margine della stradina, non protetta da un parapetto, che la minore, in presenza della madre, stava percorrendo in bicicletta, in discesa, nei pressi della sua abitazione.
Ebbene, i Giudici di legittimità hanno a riguardo statuito che la condotta del danneggiato, che entri in interazione con la cosa, possa atteggiarsi diversamente a seconda del grado di incidenza causale che essa ha assunto sull'evento dannoso, in applicazione dell'art. 1227, comma 1, c.c. .
Allo stesso modo si è precisato che “dal punto di vista civilistico, una condotta di tipo colposo può essere riferita al minore o all'incapace a prescindere dalla condotta tenuta da chi e' preposto alla sua sorveglianza e dalla sua non imputabilità sotto il profilo giuridico. Difatti, se la vittima di un fatto illecito ha concorso, con la propria materiale condotta, alla produzione del danno, l'obbligo risarcitorio del responsabile si riduce proporzionalmente ai sensi dell'articolo 1227 c.c., comma 1, con valutazione ex officio, anche nel caso in cui la vittima minore di eta' sia incapace di intendere e di volere al tempo del fatto”.
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