Le garanzie convenzionali del credito: il pegno e l'ipoteca

- garanzie reali (pegno, ipoteca, anticresi);

- garanzie personali (fideiussione, avallo);

- garanzie improprie (cambiale, assegno).

Per quanto concerne le garanzie reali, ci soffermiamo sul pegno e sull'ipoteca.

Il pegno è un diritto reale di garanzia che cade su una cosa mobile.

Il debitore può dare in pegno, a garanzia del suo adempimento, i beni mobili, le universalità di mobili, i crediti e altri diritti aventi per oggetto beni mobili.

In caso di mancato adempimento del debitore, il creditore potrà ricorrere al giudice per far vendere la cosa data in pegno, in modo da soddisfarsi sul ricavato con precedenza sugli altri creditori, o per chiedere che venga a lui assegnata.

L'ipoteca, invece, è una garanzia reale del credito che grava su un bene immobile del debitore e può essere volontaria, legale o giudiziale.

Nel caso di ipoteca volontaria, il contratto con il quale si costituisce un'ipoteca deve risultare da atto scritto ed essere iscritto nell'ufficio dei registri immobiliari del luogo in cui si trova l'immobile.

Qualora il debitore si rendesse inadempiente, il creditore potrà ottenere la vendita del bene immobile e si soddisferà sul ricavato con precedenza sugli altri creditori.

Si ha ipoteca legale quando è costituita a favore:

1) dell'alienante sopra gli immobili alienati per l'adempimento degli obblighi che derivano dall'atto di alienazione;

2) dei coeredi, dei soci e degli altri condividenti per il pagamento dei conguagli sopra gli immobili assegnati ai condividenti ai quali incombe tale obbligo.

Infine, l'ipoteca giudiziale è l'ipoteca che il creditore può iscrivere sui beni del debitore a seguito di sentenza di condanna al pagamento di somme, all'adempimento di altra obbligazione ovvero al risarcimento dei danni, nonché di altri provvedimenti giudiziali ai quali la legge attribuisce tale effetto.