I MINORI E IL MONDO DEL WEB ATTRAVERSO I SOCIAL DELLA NUOVA GENERAZIONE
Il web è un mondo molto particolare, talvolta anche difficile e molto pericoloso, soprattutto per i minori che al giorno d'oggi trovano in esso l'unica fonte di svago e di sfogo.
I ragazzi dei nuovi tempi moderni sono sempre più ingenui e vari pericoli si aggirano in quello che è il mondo del web.
Purtroppo, perchè questo è poco controllato e molto allettante e sono varie le giovani vittime che cadono nella trappola degli orchi pedopornografici.
Accade molto spesso che minori vengano adescati in cambio di danaro anche solo per assistere ad atti sessuali senza prenderne parte attiva.
Ciò accade sui social più giovani e più in voga, soprattutto su quelli che permettono di effettuare videochiamate in chat con l’utilizzo di un semplice account collegato ad una mail.
Tale tipo di condotta si ravvisa nell’art articolo 609-quinquies, comma 1 c.p., ovvero, “Chiunque compie atti sessuali in presenza di persona minore di anni quattordici, al fine di farla assistere, è punito con la reclusione da uno a cinque anni”.
Tipologia di reato che rientra tra quelli che vengono definiti “delitti contro la persona”, in relazione alla cui fattispecie non si può tenere conto né della presenza consenziente e tantomeno della soddisfazione erotica del minore stesso.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 15261/2023, ha condannato tale condotta ritenendo che "il reato di corruzione di minorenne, configurabile quando il minore infraquattordicenne sia solo spettatore di atti sessuali commessi da altri, sussiste anche quando il minore assiste a distanza, tramite videochat (nella specie, mediante "diretta" Instagram), ad esibizioni a contenuto sessuale perché il mezzo telematico - secondo un'interpretazione evolutiva della norma - consente di ritenere detti atti commessi «in presenza» della vittima al momento stesso della loro realizzazione".
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