PRELIEVI SU CONTO CORRENTE NON AUTORIZZATI: RESPONSABILITA' DELLA BANCA
In caso di prelievi su conto conto corrente non autorizzati si configura la responsabilità della banca.
A chiarirlo è l'ordinanza n. 9721/2020 della Corte di Cassazione, secondo cui la banca deve pertanto fornire la prova della riconducibilità dell'operazione al cliente.
In altre parole, l'onere di dimostrare che l'operazione, posta in essere illecitamente dal terzo, è stata comunque effettuata correttamente e che non v'è stata anomalia che abbia consentito la fraudolenta operazione, grava esclusivamente sulla banca.
Inoltre, hanno osservato i giudici di legittimità che “la responsabilità della banca per operazioni effettuate a mezzo di strumenti elettronici, con particolare riguardo alla verifica della loro riconducibilità alla volontà del cliente mediante il controllo dell'utilizzazione illecita dei relativi codici da parte di terzi, ha natura contrattuale e, quindi, va esclusa se ricorre una situazione di colpa grave dell'utente, configurabile nel caso di protratta mancata attivazione di una qualsiasi forma di controllo degli estratti conto”.
Dunque, in capo alla banca sussiste sia l'onere di diligenza di impedire prelievi abusivi sia l'onere di dimostrare che il prelievo non è opera di terzi, ma è riconducibile comunque alla volontà del cliente.
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