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ULTIMI AGGIORNAMENTI

Questioni e pronunce giurisprudenziali

QUANDO LA DIFFAMAZIONE HA UN UNICO FILO CONDUTTORE SIA A MEZZO STAMPA CHE SOCIAL NETWORK

Quando si svolgono determinate professioni o viene affidato un determinato incarico è facile, purtroppo, crearsi antipatie. Anche, senza un vero motivo.
La cosa grave cui si può andare incontro è che, nutrendo sentimenti negativi per quel tipo di personaggio o per quella persona, ci si metta a scrivere su qualsiasi tipo di social cose inerenti a quel soggetto o, comunque, offese e illazioni. Ciò può succedere anche quando finiscono i rapporti e si litiga. Pensando di avere ragione ci si imbatte nell’impulsività di voler screditare la persona avversa a noi. Nulla più di sbagliato. Le offese, diffamazioni, sia che avvengono a mezzo stampa o social costituiscono un vero e proprio reato di diffamazione, andando incontro anche ad una responsabilità colposa disciplinata dall’art 57cp se si tratta di stampa periodica: “Salva la responsabilità dell'autore della pubblicazione e fuori dei casi di concorso, il direttore o il vice-direttore responsabile, il quale omette di esercitare sul contenuto del periodico da lui diretto il controllo necessario ad impedire che col mezzo della pubblicazione siano commessi reati, è punito, a titolo di colpa, se un reato è commesso, con la pena stabilita per tale reato, diminuita in misura non eccedente un terzo”



VACANZE ESTIVE E ABBANDONO ANIMALI

Con l'arrivo delle vacanze estive aumentano i problemi, non solo a livello familiare, ma anche e soprattutto, in relazione al mantenimento degli animali da compagnia.
Nella maggior parte dei casi si tratta di cani.
Spesso e volentieri sono considerati come un pacco regalo da tenere sotto l’albero e mettere in mostra, per poi disfarsene subito dopo con l’arrivo delle vacanze estive abbandonandoli in un posto deserto in modo che l’animale in questione non possa più ritrovare la strada di casa.
L’abbandono degli animali è punito dall’art 727 del codice penale, secondo cui: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze.”



CAPACITA’ DI DISCERNIMENTO: RISPETTO PER LA FIGLIA MINORE CHE NON VUOLE VEDERE IL PADRE

Portare avanti una relazione e, soprattutto, farla funzionare è molto difficile, lo è ancora di più nel caso in cui tale relazione si muti in matrimonio e vi sia la nascita dei figli.
Accade molto spesso che le cose tra marito e non funzionino più e venga, quindi, a mancare quella serenità essenziale per la vita di ognuno e, pertanto, quando non vi è più nessuna soluzione e la convivenza risulta insopportabile l’unica strada da intraprendere è la separazione.
Diversi sono i modi di regolamentare la separazione in quanto essa può essere consensuale o giudiziale.
Il problema sorge nel caso vi siano figli e abbiano la capacità di discernimento e decidano di non avere più a nulla a che fare con uno dei genitori.
Purtroppo, è sovente sentir parlare male un ex coniuge dell’altro/a e viceversa, ciò, anche in presenza di figli minori.



GENITORI SEPARATI E VACANZE ESTIVE: COME GESTIRE I FIGLI?

Arriva l’Estate e per molti bambini anche le tante sognate vacanze.
Purtroppo, accade molto spesso che questi siano oggetto di contesa tra i genitori separati e non sempre rimasti in rapporti particolarmente “idilliaci”.
Infatti, è da bene intendere che “il matrimonio può finire ma i figli restano” e a tal proposito, nelle vacanze estive come fare?
In una separazione consensuale saranno i genitori stessi a regolare le vacanze, in quella giudiziale sarà il Giudice a decidere.



𝐈 𝐕𝐄𝐓𝐄𝐑𝐈𝐍𝐀𝐑𝐈 𝐒𝐎𝐍𝐎 𝐄𝐒𝐂𝐋𝐔𝐒𝐈 𝐃𝐀𝐋𝐋'𝐎𝐁𝐁𝐋𝐈𝐆𝐎 𝐕𝐀𝐂𝐂𝐈𝐍𝐀𝐋𝐄

Quello che sosteniamo da mesi, inizia a concretizzarsi.
Nei nostri ricorsi, abbiamo sempre sostenuto che un veterinario non può essere assoggettato all'obbligo vaccinale, in quanto svolge le sue funzioni al di fuori di strutture in regime di ricovero.
Ora, finalmente, quest'accorgimento sembra essere stato recepito e arriva direttamente dall'alto, da coloro che fino a ieri sostenevano a gran voce il contrario.
Con una nota del 17/06/2022 (prot. n. 46104), la Direzione Sanità, Welfare e Coesione  Sociale  della  Regione  Toscana,  ha  inviato, alle  direzioni  generali delle aziende sanitarie toscane, una comunicazione  avente ad oggetto: “𝐀𝐬𝐬𝐨𝐥𝐯𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐨𝐛𝐛𝐥𝐢𝐠𝐨  𝐯𝐚𝐜𝐜𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞  𝐃𝐋  𝟒𝟒/𝟐𝟎𝟐𝟏 𝐞 𝐬𝐬. 𝐦𝐦. 𝐞 𝐢𝐢. – 𝐂𝐡𝐢𝐚𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢”.



DANNI DA VACCINO ANTI-COVID: ARRIVA L’INDENNIZZO

Nell’ultimo decreto “Sostegni ter” (D.L. 27 gennaio 2022 , n. 4) il Governo ha stanziato 150 milioni di euro per gli indennizzi in favore delle persone che dovessero subire dei danni dalla somministrazione del vaccino anti-Covid.
La legge n. 210/1992, all’art. 1, già prevedeva il riconoscimento di un indennizzo in favore di chiunque abbia riportato, a causa di vaccinazioni obbligatorie per legge o per ordinanza di una autorità sanitaria italiana, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica.
Il nuovo decreto “Sostegni ter”,  inserisce alla suddetta legge un nuovo articolo secondo cui l’indennizzo spetta anche a coloro che abbiano riportato lesioni o infermità a causa della vaccinazione anti Sars-CoV2 raccomandata dall’autorità sanitaria italiana.



ILLEGITTIMITÀ DELL'ANATOCISMO NEL CONTRATTO DI CONTO CORRENTE

In tema di disciplina delle clausole anatocistiche, rispetto alle quali consolidata giurisprudenza di legittimità ne ha affermato la nullità, in quanto non fondate su di un uso normativo, ritenendole in contrasto con la norma cogente di cui all'art. 1283 c.c., è di rilevante interesse la recente pronuncia della Corte di Cassazione n. 4321/2022.
A tal proposito, si legge nelle ragioni della richiamata decisione che l'indicazione, nel contratto di conto corrente, “di un tasso annuo effettivo dell'interesse creditore corrispondente a quello nominale (e cioè di un tasso annuo dell'interesse capitalizzato coincidente con quello non capitalizzato) rende per un verso priva di contenuto la clausola anatocistica riferita agli interessi attivi - giacché sconfessa, nei fatti...



MALATTIE PROFESSIONALI: PROVA NESSO DI CAUSALITA'

In tema di malattie professionali, ai fini della prova del nesso di causalità, rileva la distinzione tra le malattie comprese nelle tabelle e quelle ivi non comprese.
Lo ha precisato la Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 39751/2021, ribadendo il principio ormai consolidato secondo cui “l'inclusione nella tabella sia della lavorazione svolta che della malattia contratta (purché insorta entro il periodo massimo d'indennizzabilità eventualmente previsto) comporta l'applicazione della presunzione di eziologia professionale della patologia sofferta dall'assicurato”.



PRELIEVI SU CONTO CORRENTE NON AUTORIZZATI: RESPONSABILITA' DELLA BANCA

In caso di prelievi su conto conto corrente non autorizzati si configura la responsabilità della banca.
A chiarirlo è l'ordinanza n. 9721/2020 della Corte di Cassazione, secondo cui la banca deve pertanto fornire la prova della riconducibilità dell'operazione al cliente.
In altre parole, l'onere di dimostrare che l'operazione, posta in essere illecitamente dal terzo, è stata comunque effettuata correttamente e che non v'è stata anomalia che abbia consentito la fraudolenta operazione, grava esclusivamente sulla banca.



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